Le finali di Le Mans, disputate con temperature bassissime e un meteo bilico costante tra il  bagnato e l’asciutto, sono cominciate subito in salita: un’uscita di pista di Renzo Calcinati ha  stoppato la prima sessione di libere della Chevrolet SS #68 Dogcooker/Labelit/Biancko, mentre un problema elettrico ha troncato la seconda, costringendo subito i meccanici del team T-Engineering  a fare gli straordinari.  Un acquazzone improvviso ha relegato Davide in 13esima posizione in qualifica e la stessa  pioggia ha poi beffato di nuovo l’italiano in Gara 1, quando lui e il team hanno provato a montare  gomme rain dopo che, nel giro di schieramento, era iniziato a piovere copiosamente. L’azzardo non ha pagato e, invece di continuare a piovere, il tempo è migliorato poco dopo, obbligando  Davide a una sosta ai box che lo la relegato molto lontano dai primi. “Non ne è andata una per il verso giusto” ha detto Davide. “Dentro l’abitacolo facevo la danza della  pioggia ma non si è più vista una goccia. Dopo due giri abbiamo dovuto rimontare le slick e poche  tornate più tardi è ricomparso un problema elettrico che ci ha costretto a fermarci”. Dopo un’altra notte insonne dei meccanici del team T-Engineering per riparare la Chevrolet SS  #68 Dogcooker/Labelit/Biancko dai danni lasciati da un’uscita di pista nella gara Open del sabato,  Davide è partito dalla quindicesima posizione l’ultima gara Elite della stagione 2013. La sua corsa  è durata poche centinaia di metri, perché dopo aver centrato un’ottima partenza, è rimasto  incolpevolmente coinvolto in un incidente alla chicane Dunlop, dove è stato colpito e spedito contro  un avversario in testacoda. “I ragazzi hanno fatto un miracolo lavorando tutta la notte con una temperatura intorno agli zero  gradi e speravo di poter chiudere la stagione in modo positivo. Alla partenza di Gara 2 ho anche  trovato un buon varco ed evitato un incidente tra due vetture,” ha dichiarato Amaduzzi. “Poi però  non ho potuto fare nulla quando, mentre mi buttavo oltre il cordolo della variante per evitare una  vettura in testacoda, mi hanno centrato sul lato destro e sono finito dritto contro il mio avversario  fermo. Gran botta e gara finita.” Davide è uscito dalla stock car dolorante alla schiena ed è stato sottoposto a un controllo medico,  ma è già concentrato sulla prossima stagione nella NASCAR.  “L’unico rammarico è non aver potuto ricompensare l’impegno e la passione del team in questa  parte finale di stagione decisamente difficile. I bilanci li faremo più avanti, ma considero il 2013 un  capitolo già chiuso. Guardiamo già al 2014,” ha concluso Amaduzzi. 

monzaspeed.it
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