Alla fine Sernagiotto è riuscito a girare con tempi abbastanza vicini alla pole del Tricolore Prototipi dello scorso anno, ma con una vettura appunto in configurazione VdeV e pertanto un poco più lenta per via delle restrizioni regolamentari (gomme di mescola più dura e motore con 500 giri in meno). Importantissimi, oltre che più che soddisfacenti, i dati raccolti nell’ottica del prossimo impegno in terra d’oltralpe, dove l’obiettivo sarà quello di puntare in alto, dopo che nel primo round di Barcellona una serie di imprevisti (tra cui il principio di incendio nel corso dei cambi ai box, la rottura di un braccetto dello sterzo ed un problema allo scarico) non avevano permesso al binomio italiano di ambire al podio.