La 24h di spa del centenario si chiude con il ritorno alla vittoria dopo settantasei anni dell’Aston Martin grazie alla vettura #007 condotta da Mattia Drudi, Nicki Thiim e Marco Sørensen schierata in pista dalla squadra di casa Comtoyou Racing nonostante sia solo la seconda partecipazione del team alla classica belga. Durante la gara valida per l’European GT World Challenge e per l’Intercontinental GT Challenge Endurance Cup, la classifica generale è stata in bilico fino all’ultima ora quando chi sarebbe stato il vincitore era cosa ormai certa. Ed è proprio qui si verifica il colpo di scena che permette alla Vantage di conquistare la leadership e di conseguenza la vittoria ai danni della Ferrari #51 schierata da AF Corse, condotta in quel momento da Alessandro Pier Guidi, il quale sembrava avere ormai la vittoria in pugno. Ma andiamo con ordine col racconto di un finale spettacolare sotto tutti i punti di vista. A 50 minuti dal termine le squadre in lotta per la vittoria si apprestano a compiere l’ultimo giro di pit stop, Pier Guidi al volante della Ferrari #51 condivisa con Davide Rigon e Alessio Rovera infila la corsia Box e qui si ritrova davanti la Lamborghini #19 del GRT in panne e data la dimensione ridotta della carreggiata in entrata box non c’era modo di superarla. Il tempo perso nell’aspettare il carro attrezzi trainasse via l’auto in panne è costato la vittoria all’equipaggio completamente italiano. Mattia Drudi in quel momento al volante dell’Aston Martin prende quindi il comando che non lascerà più fino alla bandiera a scacchi, vincendo la sua prima 24h di Spa. Pier Guidi, sceso al quinto posto, non poteva che spingere al massimo con giri veloci su giri veloci per poter almeno risalire sul podio, prima scavalcava l’Aston Martin #34 di David Pittard all’esterno di “Les Combes”, ricevendo anche una ruotata dal pilota inglese, poi sanzionato con 10 secondi pesantissimi, gli fanno perdere il podio, arrivando quarto al traguardo. Successivamente supera la Porsche di Julien Andlauer e infine la BMW di Max Hesse, fermatosi al box al penultimo giro per rientrare nel tempo massimo di un singolo stint. Il podio generale viene completato dalla BMW #32 del Team WRT con Weerts/Vanthoor/Van Der Linde, che approfittano appunto del pit-stop finale della M4 #998 di Rowe Racing (Hesse/Harper/Farfus), scesa sesta e della penalità dell’Aston Martin #34. Chiude la Top 5 un’ottima Lamborghini Huracan #163 di GRT che era partita dalla pole con Perera/Mapelli/Pepper, attardata in avvio da problemi al sistema di rifornimento che le hanno fatto perdere contatto con il gruppo di testa, per poi risalire con calma fino ad agguantare il quinto posto. Inoltre, conquistano il miglior piazzamento per una Lamborghini a Spa.
Fonte Monzaspeed.it-Andrea Cappelletti
Foto Monzaspeed.it-Christian Proserpio