che gira “solo “ 10 secondi più veloce di un’altra macchina di un quasi monomarca, ed il cui team ha un budget almeno 100 volte inferiore!!!!Ed a proposito di questo, non possiamo che notare che le P2 sono sì velocissime e belle da vedere, ma il problema è che sono tutte uguali. Il fatto di avere limitato il numero dei telaisti ed ancor più i motoristi ad uno solo, crea l’effetto monomarca di cui davvero non abbiamo bisogno.Per quanto riguarda le GT, anche qui non risparmiamo critiche ai signori dell’ACO Le Mans . Vero che mantenere il carrozzone della categoria Pro almeno con 5 Case ufficiali è un bene, ma dare un vantaggio così sfacciato a chi ha l’auto più vecchia vanificando gli sforzi degli altri, che coi loro “prototipi” camuffati da GT ( Porsche e Ford) o con marchi dall’appeal mondiale ( Ferrari e Corvette ) investono comunque risorse e sforzi per essere al top, non ci sembra molto corretto né giusto. E adesso chi glielo va a dire a BMW o ad altri che volessero entrare in questa categoria con auto ed investimenti nuovissimi?In ogni caso le macchine ed i marchi passano e la 24 Ore resta, auguriamoci che arrivino davvero le P1 private, ma soprattutto team che possano gestirle senza svenarsi, che nella Sarthe si ricordino che negli USA esistono delle P2 con motori sviluppati da Cadillac , Mazda, Honda che arriverà a breve, chiamate DPI che corrono nel campionato Weather Tech IMSA e restiamo fiduciosi che la leggenda continui sotto i nostri occhi, come recitava un vecchio slogan di 24 Ore passate ormai nella storia.
Marco Garbin
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