Con la tattica a giocare un ruolo fondamentale in una gara di tre ore, a guidare la Wolf al via è Fumanelli. La leggerezza e il grande carico aerodinamico consentono alla vettura del team Emotion Motorsport di giocarsela con le più potenti GT, nonostante la minore potenza motore 2 litri, in un campionato che mette a confronto auto di altissimo livello, ma molto differenti tra loro. Un danno a una sospensione riportato da Fumanelli nell’approcciare un cordolo costringe il team a una sosta spettacolare per sostituire il muso della Wolf e rimandarla in pista con Pirri al volante, che recupera abilmente posizioni, lasciando il volante ad Amaduzzi a un’ora dalla fine. Davide affronta il suo stint a ritmo da qualifica, sdoppiandosi dalle Porsche e approfittando delle difficoltà tecniche dell’altra Wolf in pista per agguantare la vittoria tra i prototipi e il quarto posto assoluto alle spalle delle Porsche. Il prossimo appuntamento con la Endurance Champions Cup è per il 24 maggio all’Autodromo di Monza per altre 3 ore di spettacolo e velocità.
Davide Amaduzzi: “E’ Una vittoria piacevolissima soprattutto perché al debutto, con un team come quello di Marco Cajani – che non smetterò mai di ringraziare per l’opportunità – e un equipaggio davvero forte e affiatato. Con Fumanelli siamo amici da anni, Pirri si è dimostrato un ragazzo eccezionale e un pilota di grande spessore. L'atmosfera che si è già creata tra noi è splendida e la Wolf Honda è spettacolare da guidare. Imola è la mia pista di casa e vincere qui è ha un sapore speciale, reso ancora più speciale dal fatto che non guidavo una vettura così da parecchio, dopo tanti anni in GT e nella NASCAR, sia in Europa che in America. I prototipi sono quanto di più estremo può esserci tra le auto da corsa. Bisogna essere super preparati fisicamente e molto reattivi a livello cerebrale. Devo dire che, forse anche in virtù del tempo perso nelle libere, all’inizio del weekend non avevo trovato il giusto feeling, ma Fumanelli, un talento riconosciuto e fresco di GP3, l’ha trovato subito e mi è servito tantissimo da stimolo. L’aver tenuto un ritmo come il suo o a tratti più veloce, – nonostante la vettura reduce da una serie di riparazioni – e il margine di miglioramento che sento di avere mi carica ancora di più, perché David è un pilota che stimo tantissimo: sono stato il suo istruttore di pilotaggio e in 15 anni di lavoro è stato l’unico a farmi pensare di aver incontrato davvero un grande talento. Ora averlo come pietra di paragone in squadra, con la sana competizione che si è creata, mi ha dato degli stimoli che non provavo da tempo e insieme abbiamo trovato delle prestazioni di livello assoluto. Con questa vittoria e queste motivazioni, ci presenteremo a Monza con molta più esperienza sul setup della vettura. Faremo dei test prima della gara e sono sicuro che questo è solo l'inizio di un campionato in cui ci toglieremo tante soddisfazioni. Non vedo l’ora di tornare in pista e migliorare ancora!”
