Dopo i primi raggi x non sono state diagnosticate fratture per l’inglese.I colpi di scena non sono mancati neanche dopo l’ultimo start, con Marco Melandri (Aprilia Racing Team) finito per terra all’ultima curva a conclusione del primo passaggio, mentre si trovava in testa alla corsa. Un epilogo più che difficile per l’italiano, dopo il successo di gara 1 e le ottime performance mostrate prima delle due interruzioni della corsa successiva.Nel giro seguente è stato il connazionale Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) a scivolare al “Cavatappi”, con la sua 1199 Panigale R che ha attraversato la ghiaia, tornando in pista e fermandosi all’inizio della discesa che conduce alla curva numero 9. Tutti i piloti che accorrevano sono fortunatamente riusciti ad evitare la moto numero 34, con il pilota romano che ha fatto ritorno ai box, insieme proprio a Melandri. Il romano, al secondo giro, aveva fatto segnare il nuovo record della pista, con il tempo di 1’23.403.Loris Baz (Kawasaki Racing Team) ha chiuso in sesta posizione, seguito da Leon Haslam (Pata Honda World Superbike), mentre David Salom (Kawasaki Racing Team) ed Alessandro Andreozzi (Team Pedercini Kawasaki) si sono contesi il miglior piazzamento nella classe EVO, andato allo spagnolo, ottavo al traguardo, per soli sei decimi di secondo.Primi punti iridati per Erik Buell Racing, conquistati però dalla wildcard Larry Pegram, in sella alla 1190RX del Team Foremost Insurance EBR.

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