Finalmente, dopo mesi di congetture, presentazioni ed annunci, siamo arrivati al dunque ed alla prima prova del WEC che significa la rinascita della categoria per troppi anni snobbata e poco seguita dal pubblico più generalista, ormai avvezzo alla sola F.1 e alle gare artificiali che gli organizzatori americani ci offrono. Palcoscenico migliore del vecchio, ondulato circuito di Sebring non c’era, per ribadire l’inizio di un nuovo ed eccitante capitolo di una storia lunga ormai 70 anni dall’inizio del Mondiale che quest’anno celebra pure i 100 anni della 24 Ore di Le Mans. Inutile ricordare l’arrivo di alcuni dei marchi più prestigiosi nel panorama motoristico mondiale, descriviamo quindi la gara dalla fine.  Che ci racconta come tutto sia cambiato per non aver cambiato nulla, con la vittoria schiacciante della Toyota che piazza le sue due Hypercar ai primi due
posti della classifica con distacchi abbastanza netti, sopratutto sul passo gara, ma tutti gli appassionati sperano in un pronto riscatto dei contendenti, a cominciare da quella Ferrari che si è presentata comunque con una pole position assolutamente inaspettata alla viglia della gara in Florida. E’ stata anche la prima volta dove i due concetti di auto attuali si sono confrontati con un Bop che sembra abbastanza azzeccato, anche se dobbiamo notare vi sia una certa preponderanza delle auto che seguono le legole LMH nei confronti delle più “semplici” auto LMdH. Tornando alla gara abbiamo visto una primissima parte con la Ferrari 499P a menare le danze, poi complice una strategia diversificata e un pit stop anticipato delle due rosse di Maranello, le Toyota hanno ingranato una marcia superiore e se ne sono andate facendo il vuoto e finendo la gara con la macchina di Kobayashi-Lopez-Conway a primeggiare. Dietro le due nipponiche comunque ottima la gara della 499P di Fuoco-Molina-Nielsen che si piazza terza e rintuzza gli attacchi sul finale di gara della Cadillac ufficiale che sembra la miglior LMdH tra quelle del pacchetto che corre qui nel WEC. Abbastanza anonime le Porsche 963 del team di Penske mai davvero efficaci, sorpresa affidabllità  della Vanwall che fino ai problemi con le sospensioni non andava affatto male, sebbene dietro a tutte le Hy ufficiali. Tutto da rivedere per Peugeot, per la quale ormai i dubbi sulla effettiva poca validità  del progetto stanno per diventare certezze,vedremo col ritorno in Europa cosa sapranno fare, cosìcome per Glickenhaus davvero rimasta al 2022 come sviluppo e velocità . Comunque per tutti i veri cultori delle corse vedere tanti prototipi in una gara deve esser stato sicuramente emozionante ed il menu non potrà  che migliorare con l’arrivo di altre Hypercar ufficiali e non, dando anche ai vari piloti pro la possibilità  di correre su macchine impegnative, come ci ha raccontato l’ufficiale Porsche Kevin Estre in diretta. Nelle altre classi da rimarcare la vittoria Jota in P2, ottimo auspicio per la prossima avventura con la 963 che hanno acquistato da Porsche, cosìcome un grandissimo terzo posto per la Oreca della Prema, che corre per far allenare team e piloti al futuro impegno con la LMdh di Lamborghini che arriverà  nel 2024, da segnalare un ottimo stint della wonder woman Dorian Pin davvero una ragazza con un pilotaggio di livello eccelso. In GT, ormai categoria orfana degli ufficiali, vittoria della Corvette di Ben Keating, la più “factory” del gruppo. Quest’anno la categoria GTE è al suo ultimo ed anche la qualità  degli equipaggi è scesa un pochino di qualità  ma le GTE sono sempre un bel riempitivo, in attesa delle GT3, che rappresentano il futuro della classe, e che futuro! Prossimo appuntamento sui saliscendi del bellissimo circuito di Portimao, tanto per non smentire tutti i tifosi.Testo Monzaspeed.it/ Marco Garbin Foto fiawec.com