Dopo la pole position conquistata qualcuno all’ interno del team un pensiero alla vittoria lo avrà sicuramente fatto, ma probabilmente nessuno avrebbe mai pronosticato la vittoria, dopo cinquant’ anni di assenza dalle gare endurance nella massima categoria, nella regina delle gare endurance e nell’ anno del centenario. Trionfa la Ferrari hypercar alla 24h di Le Mans davanti a oltre 300.000 spettatori, contro la squadra dominatrice delle ultime cinque edizioni, ma non solo, perchè gli avversari non sono mancati e hanno dimostrato di essere competitivi e pronti ad approfittare di qualsiasi passo falso. Che non sono mancati fin dal primo giro, con la Cadillac #311 a muro al primo giro, gli acquazzoni hanno reso il tracciato insidioso e mandato in testa coda numerosi equipaggi. Per le vetture di Maranello i guai si sono presentati per la vettura #50 sotto forma di guasti tecnici, il più serio un radiatore bucato da un sasso raccolto in pista, per la #51 un testacoda nelle ore notturne e due ripartenze dal pit ritardate dallo spegnimento dei sistemi elettronici e conseguente reset per far ripartire la vettura. Per Toyota, sotto pressione fin dalla hyperpole, la #7 ritirata nella notte a causa di un contatto durante i doppiaggi e per la #8 un fuori pista che ha causato danni al muso con conseguente lunga sosta ai box per la sostituzione. Alle spalle di Ferrari e Toyota le due Cadilla del Chip Ganassi, che con il passare delle ore hanno preso ritmo risalendo la classifica concludendo con un ottimo terzo e quarto posto, segno della bontà del progetto. Rispetto all’ inizio del campionato Peugeot ha dimostrato un miglioramento delle prestazioni anche se lontano dalle migliori vetture della classe hypercar. Per alcuni tratti di gara le 9X8 sono state ai primi posti della classifica soprattutto con la #94 fino a quando non è andata a sbattere alla prima chicane del rettilineo ‘Hunaudières’ rovinando l’auto e dovendo tornare ai box per le riparazioni. Risultato finale poco soddisfacente con un ottavo e dodicesimo posto con molti giri di ritardo. Più deludente la gara delle tre Porsche Penske, vittime di guasti e incidenti, non hanno mai dimostrato di poter tenere il passo di Ferrari e Toyota e restando alla fine lontane anche dalle Cadillac. La migliore classificata chiude al nono posto. Anche per la vettura clienti del team Jota la gara non è stata positiva, ad esclusione delle prime fasi che hanno visto la vettura salire in classifica, concludendo poi in tredicesima posizione. Testo monzaspeed.it Foto wec.com

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